e-wood realizza dalle strutture di  carpenteria comecoperture civili, industriali e sportive, alle finiture come ad esempiopavimentazioni e rivestimenti esclusivi e o complementi d’arredo, prodotti sempre meno di carattere commerciale, ma realizzati secondo le indicazioni del cliente e o dell’architetto che vuole esprimere unicità dell’opera. Nel corso degli anni tali esperienze ci hanno portato a realizzare anche case in legno, per far fronte alle ristrettezze delle tempistiche in alcuni casi, dovute ai siti di costruzione, per rendere modulabile ed realizzabile da tutti la costruzione ed anche per rispondere a quei requisiti oggi indispensabili di resistenza al sisma,  requisiti di salubrità nel vivere in un ambiente sempre più su misura, di risparmio energetico e di bio-compatibilità con l’ecosistema.

“e-wood House” è infatti un modello costruttivo che si distingue per le prestazione che raggiunge il fabbricato, costruendo fino a tre piani in continuità di elemento e raggiungendo anche i 5 piani in zone sismiche meno restrittive.

La generosità del legno non ha fine, assorbe infatti, sopratutto nella fase di crescita e maturazione, anidride carbonica per ben il 50% del suo peso; fino alla fase della senescenza il bosco respira producendo ossigeno. Poi ci accompagna in vari modi, a seconda della sua essenza, viene utilizzato dall’uomo fin dai tempi della preistoria, e anche dopo il suo utilizzo si reintegra in natura.Le proprietà dei legnami variano a seconda del tipo di albero da cui provengono, ecco allora alcune indicazioni sulle essenze che utilizziamo.

Un legno come il Tectona grandis,, presenta delle caratteristiche naturali come: tessitura larga e oleosa, molto visibile, è il disegno degli anelli di crescita, specialmente su superfici tagliate tangenzialmente; ha spesso l’odore del cuoio vecchio e presenta pochi nodi. Un legno molto durevole, resistente agli acidi, agli alcali, agli attacchi di insetti, funghi e si difende molto bene persino dal fuoco.  Dotato di notevole resistenza ad urti e a flessione, può esibire una massa che supera i 640 kg/mc essiccato (900/1000 kg/mc fresco). Si stagiona bene anche se lentamente; quindi spesso la stagionatura avviene per procedimento naturale, una stagionatura lenta limita la tendenza alla fessurazione e deformazione che comunque fanno parte della naturalezza del legno. L’igroscopicità sottolinea le caratteristiche di un prodotto naturale, spesso il legno lo potremmo pensare come un prodotto vivo,  costantemente attento a ciò che lo circonda, dagli agenti abiotici, all’umidità e alla temperatura. Il Teak è il legno riconosciuto più idoneo per usi esterni e lavorazioni navali, la reazione ai conservanti o trattamenti chimici è mediocre, pertanto si utilizzano prodotti specifici come l’olio per Teak. Non abbisogna di particolari manutenzioni, fatto salvo non si voglia continuare quella meravigliosa colorazione Brunita/oro che lo distingue.

Il Larix decidua – Chiamato comunemente Larice europeo, presenta una tessitura da larga a stretta,ed ha una buona resistenza anche all’esterno grazie alla sua particolare resina che raccolta in autunno e purificata sotto forma di trementina, è stata per lungo tempo usata per combattere la tosse, favorire l’espettorazione, disinfettare “l’albero respiratorio”. E la Trementina uno dei principali motivi di resistenza del Larice all’esterno oltre ovviamente alla massa che ci permette di classificarlo come legno forte, duro, poco pieghevole, si presta bene all’essicazione meccanica, alla lavorazione con colle e resine naturali. Essiccato e lavorato presenta delle buone caratteristiche di stabilità, va sempre rispettato il fatto che trattandosi di legno ricavato dall’albero (non impiallacciato), ha anch’esso le caratteristiche di vivacità che lo rendono sensibile agli agenti abiotici, con una massa a secco pari a 592 Kg/mc ed una buona resistenza igroscopica, una buona lavorazione ne limita la possibilità di fessurazione e torsione. La corteccia è impiegata per l’estrazione del tannino. Da sempre le popolazioni alpine hanno sfruttato il suo legno come materiale da costruzione delle case il legno di questa conifera e addirittura intagliare un tipo di tegola di lunga durata per i tetti (in alcune vallate detta Schindola, Scandola o Schindel).

Il legno di questa conifera, oltre ad essere materiale da costruzione, è da sempre usato come combustibile per stufe e camini.  La sua essenza è considerata persino aromatica e si distingue il suo profumo anche quando viene bruciato, dopo aver espletato tutte le sue funzioni costruttive, ardendo, sa ancora donarci i il suo ultimo calore. Anche quest’ultima è una caratteristica che ben sposa l’ambiente permettendoci di ricavare ancora energia termica, piuttosto che un rifiuto da smaltire.

Il legno di abete rosso,il cui nome in botanica e Picea Abies , è considerato tra i legni più versatili da costruzione; massiccio o lamellare; si utilizza in falegnameria, per interni, semilavorati, strutture di servizio (ponteggi, armature), rivestimenti esterni, serramenti (finestre, porte, verande), rivestimenti di pareti interne e soffitti, imballaggi (casse, pallet), mobili e strumenti musicali (legno di risonanza per strumenti ad arco e a tastiera). L’abete fornisce la principale materia prima per la produzione di cellulosa e detiene una quota elevata di legno per industria e cippato per la produzione di pannelli. Nell’abete il limite tra gli anelli annuali è chiaramente marcato dalla successione del legno tardivo scuro e quello primaverile chiaro, cosa che conferisce al legno un carattere decorativo. L’ampiezza degli anelli e la porzione di legno tardivo possono variare notevolmente con l’età, il luogo e le misure colturali. Occasionalmente la fibratura è leggermente ondulata, in questo caso si parla di “abete maschio”. Colore e struttura sono determinate dall’ampiezza degli anelli del legno tardivo e primaverile, sottoposto alla luce solare tende ad ingiallire e dona successivamente una tonalità color miele.Il legno di abete rosso è leggero (massa volumica secca di 410 kg/m3) e tenero (durezza di Brinell di 12 N/mm2). La velocità con cui adatta la propria umidità a quella dell’ambiente esterno è tuttavia bassa, cosa che gli conferisce una buona stabilità. I valori di ritiro sono generalmente medi. Il legno di abete è facilmente lavorabile, si sfoglia e si taglia altrettanto facilmente, l’essiccazione è veloce e non particolarmente problematica. L’abete rientra nella classe di durabilità 4, sia alburno che durame sono attaccabili da tarli ed Hylobius. Una buona impregnazione rappresenta comunque un’ottima difesa, va pertanto ben manutentato .Una continua esposizione agli agenti atmosferici ed al sole, portano gli impregnanti “BIO” alla loro naturale degradabilità. Una corretta  manutenzione garantisce non solo la durabilità del prodotto ma anche un aspetto sempre gradevole e rinnovato.Le travature saranno lavorate ed  impregnate con prodotto idoneo a preservare l’integrità del legno, prodotto privo di solventi che comunque garantisce una valida azione contro gli agenti abiotici, non produce esalazioni tossico/nocive nel rispetto della biocompatibilità.